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Supply Chain Digitale? Serve davvero?
Inizia un viaggio alla scoperta della DIGITALIZZAZIONE delle catene di fornitura e del vantaggio competitivo per le Aziende
Inizia un viaggio alla scoperta della DIGITALIZZAZIONE delle catene di fornitura e del vantaggio competitivo per le Aziende
Fractional Sustainability Manager-HSEQ Chem. Eng. MBA-Innovation Lean Operations Manager - Lean 6 Sigma Green Belt
Benvenuto a questa nuova serie di articoli del blog, dedicata a un tema cruciale per il futuro dell’industria manifatturiera: la trasformazione digitale.
Il focus sarà sulla catena di approvvigionamento, in particolare sulla Digitalizzazione della Supply Chain.
Nell’economia digitale in rapida evoluzione di oggi, le aziende manifatturiere si trovano di fronte a una tensione crescente ad adottare nuove strategie di gestione aziendale. In questa collana di articoli analizzerò le “capacità digitali” nell’innovazione della propria supply chain. Cosa sono, come si realizzano, perché costituiscono un vantaggio competitivo.
L’approccio che adotterò sarà un approccio pratico, identificando applicazioni specifiche delle tecnologie digitali che migliorano i processi aziendali.
Mi rifarò a varie ricerche, ed in particolare mi focalizzerò sui casi di otto aziende manifatturiere. Ci daranno spunti operativi per creare vantaggio competitivo dalle capacità digitali della Supply Chain 4.0.
Scopriremo quali tecnologie sono più promettenti di altre per migliorare le capacità digitali. E come la loro implementazione strategica ha migliorato la capacità dell’azienda di affrontare l’incertezza.
La mia speranze è che, alla fine del viaggio, avrai un quadro completo per riflettere sulla digitalizzazione della Supply Chain della Tua Azienda.
Adesso, cominciamo!
Oggi, le aziende si trovano ad affrontare forti pressioni e crescente complessità manageriale a causa di fattori quali:
Inoltre, l’impatto della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull’economia globale, evidenziando le carenze e le debolezze delle catene di approvvigionamento globali.
Basti menzionare i gravi problemi che sono emersi in quel frangente, quali le interruzioni della fornitura, la carenza di materie prime, le restrizioni ai trasporti e l’inefficace scambio di informazioni tra gli attori all’interno della catena di approvvigionamento.
Inoltre, si sono scatenati contesti geopolitici turbolenti, come conflitti e tensioni internazionali, che hanno esacerbato questi problemi, causando ulteriore instabilità e incertezza.
Per affrontare le sfide attuali, la trasformazione digitale può supportare le imprese manifatturiere ad aumentare la produttività e la resilienza delle cateni di fornitura.
L’integrazione di applicazioni digitali e cambiamenti operativi nella catena di approvvigionamento (la “digitalizzazione della Supply Chain”) può portare:
Per poter identificare i fattori chiave e le tecnologie abilitanti davvero efficaci, il quadro di riferimento che adotto è il Digital Capability Model (DCM): fondato sulle competenze digitali, secondo la teoria competitiva Resource-Based View (RBV). Li vedremo nei prossimi post.
Partiamo dalla fine del viaggio, come i telefilm di Colombo (o, più recentemente, della serie “Stucky” sulla RAI).
Nel nostro viaggio dimostreremo che l’implementazione di solide capacità digitali è essenziale per consentire alle supply chain manifatturiere di navigare in contesti turbolenti. Esse, infatti, consentono alle organizzazioni di mitigare i rischi, adattarsi ai cambiamenti e garantire un vantaggio competitivo sostenibile.
Si ma come, concretamente? Riporterò l’esito dell’applicazione del framework DCM-Digital Capability Model ai casi di studio per offrire spunti pratici per le aziende, anche per le PMI.
In particolare analizzando le 6 “capacità digitali” del modello di digitalizzazione della Supply Chain, emergeranno i vantaggi che la loro padronanza ha comportato per le imprese campione.
Curioso? Eccone una sintesi.
E come manager, vista la teoria, su cosa mi conviene puntare per avere buoni risultati?
Tra le tecnologie più promettenti per la Supply Chain 4.0, vi sono certamente quelle relative all’analisi dei dati e agli strumenti avanzati. Parlo di modelli predittivi basati sull’apprendimento automatico, gli strumenti di visualizzazione e le dashboard personalizzate, essenziali per ottimizzare il processo decisionale in scenari complessi. Dati provenienti anche da soluzioni basate su IoT e sui sensori avanzati, che consentono il monitoraggio in tempo reale e migliorando le operazioni e la gestione della supply chain.
Inoltre, le tecnologie di realtà aumentata e virtuale e la modellazione 3D, inclusi i gemelli digitali e la stampa 3D, stanno rivoluzionando i processi di produzione e progettazione e accelerando l’innovazione.
Infine, la crescente adozione di sistemi di robotica e automazione, come i robot collaborativi, evidenzia il potenziale di queste soluzioni per migliorare l’efficienza e la flessibilità operativa, rendendole pietre angolari del futuro digitale.
Le capacità digitali e le tecnologie abilitanti viste in precedenza sono state “testate” nel corso della COVID-19. E si sono dimostrate fondamentali per garantire la resilienza della supply chain e la continuità aziendale.
Hanno permesso alle aziende che le hanno implementate:
Dalle ricerche esaminate è emerso infatti che
In questi contesti, dove la resilienza della propria catena di valore riduce il rischio di compromettere la continuità e profittabilità aziendale, la digitalizzazione della propria Supply Chain rappresenta sicuramente un progetto strategico.
Vedremo nei prossimi articoli COSA vuol dire in pratica e di QUALI VANTAGGI hanno usufruito le aziende dei casi studio esaminati.
Attenzione però al rischio di affrontare il tema pensando unicamente ad acquistare un altro modulo o software. Sarebbe un altro programma abbandonato – inutilizzato – nel server aziendale. I programmi di digitalizzazione NON sono sistemi plug and play! Sono un vero e proprio progetto di Business Process Reengineering.
Occorre pertanto un minimo di analisi, progettazione ed implementazione per gestirne gli impatti sull’organizzazione (e sfruttare al massimo il ritorno dell’investimento).
L’ho già fatto. So cosa vuol dire. Eccoti qui un esempio: CASO UTBIBE.
Se hai dubbi o chiarimenti CONTATTAMI: sarò lieto di risponderti!
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